Squilibri microbici condivisi nell’autismo, nell’ADHD e nell’anoressia

18

Un nuovo piccolo ma intrigante studio suggerisce che i bambini con diagnosi di autismo, ADHD e anoressia nervosa condividono interruzioni inaspettatamente simili nei loro microbiomi intestinali. Questi profili microbici divergono significativamente da quelli dei coetanei sani e neurotipici, suggerendo un possibile legame biologico condiviso tra queste condizioni apparentemente disparate.

I risultati dello studio

I ricercatori dell’Università Comenius in Slovacchia hanno analizzato campioni di feci di 117 bambini, dividendoli in tre gruppi clinici (30 con disturbo dello spettro autistico, 21 con anoressia nervosa e 14 con ADHD) e un gruppo di controllo di bambini sani abbinati per età e sesso. Lo studio ha rivelato alterazioni coerenti nella composizione microbica in tutti e tre i gruppi di disturbi.

Nello specifico, il rapporto tra Bacteroidetes e Firmicutes, due gruppi batterici dominanti nell’intestino umano, era elevato rispetto al gruppo di controllo. Questo squilibrio corrisponde ai risultati ottenuti nelle malattie infiammatorie, dove cambiamenti simili sono stati collegati al metabolismo del glucosio, all’infiammazione e alla regolazione dell’appetito.

Modelli microbici attraverso i disturbi

Nei gruppi ADHD e autismo è stata osservata una minore diversità microbica, insieme a livelli più elevati di batteri Escherichia. Sebbene generalmente innocui, i livelli elevati di Escherichia possono diventare patogeni in determinate condizioni.

I bambini con ADHD e le ragazze con anoressia nervosa hanno mostrato una maggiore abbondanza di batteri Desulfovibrio, che prosperano in ambienti poveri di nutrienti. Al contrario, entrambi i gruppi avevano livelli più bassi di Faecalibacterium, un batterio tipicamente abbondante nell’intestino sano, e la sua carenza è collegata a condizioni infiammatorie come la malattia dell’intestino irritabile e la depressione.

Tratti condivisi del microbioma

In particolare, i ricercatori hanno osservato somiglianze nelle composizioni microbiche in tutte le coorti di pazienti, suggerendo che il microbiota intestinale può influenzare le manifestazioni comportamentali dei disturbi mentali. Ciò è in linea con la crescente evidenza che la salute dell’intestino e la funzione cerebrale sono interconnesse tramite l’asse intestino-cervello.

Dieta e composizione microbica

La dieta ha un impatto diretto sulla diversità del microbioma intestinale. Un’alimentazione schizzinosa, comune nell’autismo e nell’ADHD a causa della sensibilità sensoriale, e la restrizione alimentare deliberata nell’anoressia nervosa possono contribuire a questi profili microbici condivisi. I cambiamenti nel microbiota intestinale possono anche esacerbare i problemi di salute mentale, creando un circolo vizioso.

Limitazioni dello studio

Gli autori riconoscono i limiti, tra cui una piccola dimensione del campione e le difficoltà nella raccolta di campioni di feci da alcuni bambini. La pandemia di COVID-19 ha interrotto la raccolta dei dati. Non è chiaro se questi profili intestinali contribuiscano alle condizioni, ne derivino o entrambi.

Ricerca futura

I ricercatori pianificano studi più ampi per replicare questi risultati e raccogliere profili del microbioma intestinale più affidabili. Ciò potrebbe eventualmente aiutare nella diagnosi e nel trattamento, ma sono necessarie ulteriori indagini.

Questi risultati evidenziano la complessa interazione tra salute intestinale, disturbi mentali e abitudini alimentari. Sebbene siano preliminari, sottolineano l’importanza di considerare il microbioma intestinale nel comprendere e affrontare queste condizioni